di Dr.Ing. Eliano Battista Cominetti*

Sabato: sono circondato da centinaia di libri nella mia casa di campagna a Grumello Cremonese ed Uniti. È lì che mi ritrovo in quello che era lo studio di pittura di mio padre. Ora accoglie oltre alle tele anche i miei libri, gli scritti e le riflessioni che giungono a creare senso e significato a ciò che maggiormente mi coinvolge nel lavoro di ricerca.

 

Li sfoglio e li accarezzo nel dono che mi fanno di aggiungere pensieri e riflessioni ad altri pensieri e riflessioni, che ora trovano spazio in questo mio libro. La conferenza a Bolzano riempie non solo i miei appunti, ma anche la mia mente. Ricordo quella rapida intervista: cerco un senso alla risposta data al giornalista.
«Leggendo,
non cerchiamo idee nuove
ma pensieri già da noi pensati,
che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.
Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra,
che viviamo,
e facendola vibrare
ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi».
Cesare Pavese
[da Il mestiere di vivere. Diario (1935-1950), Einaudi, Torino 2006]
Apro un libro dopo l’altro e rielaboro con mie parole, altre parole scritte da tanti autori che ora non ricordo più: tra questi Ray Smilor nel suo “Audaci Visionari” edito da Angelo Guerini e Associati SpA, Milano 2002. Leggendolo dico a me stesso che il venditore è una persona educata e un educatore. Padrone di sé, delle proprie potenzialità, certezze e limiti. Mantiene nelle avversità del cammino un atteggiamento più che positivo verso se stesso e i risultati che raggiunge con realismo e criticità. Si desidera stare con lui ed emularlo. Piace a tutti; è un catalizzatore creativo.
Può pensare più rapidamente e meglio del cliente, e può cambiare approccio adattandolo in ogni momento all’ambiente e all’interlocutore. Si intona, si identifica con ciò che lo circonda come se ne fosse parte: si mette tanto a suo agio con se stesso che il cliente non ha altra scelta se non quella di sentirsi altrettanto a proprio agio con lui. Gli piace la gente e desidera piacere. Instaura un rapporto diretto.  È simpatico ed è, per molti versi, una persona a cui ci si affeziona. È un indipendente, sa trovare da sé le proprie motivazioni. In una certa misura è anche difficile da controllare, e questo è positivo. Ricerca la propria autonomia e si autovaluta con i propri risultati.
È una persona libera nel senso che pensa per sé, e sa di contare su se stesso. Sottolineo inoltre che è aggressivo, seducente e positivo. È audace, combattivo, innovatore. Sa raccogliere la “palla” e sa portarla in “gioco”. Sa porsi sin da subito come un vincente: sa di non esserlo al 100% delle sue potenzialità ma nel momento stesso in cui agisce come tale è consapevole che le sue possibilità di diventarlo aumentano.
[*Tratto dal libro dell’autore: I Signori rappresentanti si ricevono il martedì]

AAAgents

«Decisamente dalla parte degli agenti»

[]