Dal punto di vista fiscale, il Decreto Dignità ha previsto inoltre novità sul cosiddetto redditometro, strumento di accertamento sintetico del reddito che consente al fisco un’automatica indicazione del reddito complessivo del contribuente basata sulla capacità di spesa del medesimo.

Si abbandona definitivamente l’approccio medio-statistico, che era contenuto nel D.M. 16 settembre 2015 e subentra la necessità di sentire l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori, per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa ed alla propensione al risparmio dei contribuenti.

 

Fonte: Caterina Perillo su +Opportunità Agenti


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«Decisamente dalla parte degli agenti»

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