Dall’iconico uomo con la valigetta che viaggia tra le distese delle pianure americane, per arrivare ai manager rampanti strafatti di cocaina… Hollywood e il cinema hanno sempre romanzato la figura del venditore. Nella dinamica della trattativa, ne esce un mosaico incredibile di situazioni imprevedibili, tutti accomunati da una sola prerogativa, la voglia di realizzarsi!
Siete pronti allora? Ecco allora i migliori film sugli agenti di commercio, partiamo dal fondo della classifica, dalla posizione numero 12!
12. O Lucky Man! (1973)
O Lucky Man! è un film del 1973 diretto da Lindsay Anderson e interpretato tra gli altri da Malcolm McDowell. La commedia è il seguito del film Se… girato dallo stesso Anderson nel 1968 sempre con McDowell protagonista, e adotta un punto di vista scettico sullo stile di vita nella Gran Bretagna e più in generale nei paesi capitalisti.
11. The Founder (2016)
The Founder è un film del 2016 diretto da John Lee Hancock. Il film racconta la storia vera dell’imprenditore Ray Kroc, interpretato da Michael Keaton, e della sua acquisizione della catena di fast food McDonald’s.
Trama:
Anni 1950. Ray Kroc, venditore di frullatori dell’Illinois, si reca in California per lavoro; qui incontra i fratelli Dick e Mac McDonald, proprietari di una catena di fast food. Kroc, colpito dal rapido sistema di produzione e vendita del cibo, vede del potenziale nell’azienda, e riesce così a guadagnare una posizione all’interno della società, fino al punto di acquisirne il completo controllo, a discapito dei due fratelli, creando poi un impero da miliardi di dollari.
10. L’arte di vincere – Moneyball (2011)
L’arte di vincere (Moneyball) è un film del 2011 diretto da Bennett Miller. È basato sul libro Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game di Michael Lewis sulla squadra di baseball Oakland Athletics e sul loro general manager Billy Beane.
Trama:
Al termine della stagione 2001 gli Oakland Athletics vengono sconfitti dai New York Yankees perdendo la possibilità di partecipare alle World Series, inoltre la squadra deve far fronte alla partenza delle loro stelle Johnny Damon, Jason Giambi, e Jason Isringhausen per fine contratto. Il general manager Billy Beane, contrariato dalla sconfitta, si vede negare dalla società un aumento del budget per poter competere con le squadre più ricche. Durante un incontro di mercato con i dirigenti dei Cleveland Indians Beane incontra Peter Brand, un giovane laureato in economia a Yale con idee radicali sul come valutare un giocatore. All’inizio della nuova stagione gli Athletics non convincono. La tensione tra Beane e l’allenatore Art Howe, già alta a causa di questioni contrattuali, cresce. Howe non rispetta la nuova strategia e non fa giocare i giocatori scelti da Beane e Brand. Beane decide di cedere l’unica stella della squadra per costringere Howe ad impiegare i nuovi acquisti. I risultati deludenti degli Atheltics portano i critici, sia all’esterno che all’interno della squadra, a giudicare il nuovo sistema come un triste fallimento. Beane convince il proprietario della squadra a mantenere questo cammino, e alla fine i risultati della squadra cominciano a migliorare arrivando addirittura a vincere 19 partite consecutive.