di Redazione

Come ben sappiamo, dal 1° gennaio è entrato in vigore l’obbligo di emissione della fattura elettronica, tra i soggetti coinvolti, anche i distributori di carburante.

Non solo, in queste ore sta scattando il primo termine per lemissione della fattura da parte degli esercenti e il disagio nella categoria è evidente (si è persino sfiorato lo sciopero, annunciato e poi rientrato, lo scorso 6 febbraio, ndr.). In breve, non tutti sono ancora ben disposti alla nuova pratica, tanto che circolano in rete testimonianze di strutture che si rifiutano di emettere la c.d. “e-fattura” o che, per farlo, richiedano pagamenti aggiuntivi.
La pratica più diffusa sembra essere quella della fatturazione differita. Per poter usufruire di quest’ultima, la vendita di carburante deve essere accompagnata da un documento di trasporto (informatico o no) che indichi:
  • data;
  • generalità del cedente e del cessionario;
  • natura, qualità e quantità dei beni ceduti.
In questo caso, la fattura deve essere emessa entro il 15 del mese successivo a quello in cui viene effettuata loperazione.
Il Decreto legge n. 119/2018 ha, comunque, previsto un regime transitorio dal 1° gennaio di quest’anno fino al 30 giugno, secondo il quale gli operatori che non saranno ancora in grado di emettere le fatture elettroniche, avranno la possibilità di emetterle in ritardo.
Qual è la tua esperienza in questo primo mese di entrata in vigore della fattura elettronica?

 


AAAgents

«Decisamente dalla parte degli agenti»

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